12 maggio 1978 IL NEGATIVO DELLA NOSTRA PELLE
Con lei nasciamo e nel corso della vita ci accompagna.
Come una pelle la portiamo addosso.
Al centro dello spazio definito di una stanza mi fermo a considerare il mio limite fisico.
Al centro dello spazio definito della mia mente osservo questo limite espandersi.
La mia pelle - il pensiero della morte - si dilata a coprire le pareti della stanza.
Nella forma concreta di parole rituali e segni e vicende che non mi appartengono ritrovo, proiettata sul muro, l’immagine in negativo della mia (della nostra) pelle e dell'esistere.
Scatola al centro di una scatola mi fermo - a distanza - a osservare la morte.
Marina Piatti